domenica 17 gennaio 2021

4 anni dopo

 Mi ritrovo qui su questo blog del quale avevo anche dimenticato la password a rileggere le cose scritte in passato.

Gli Stati d'animo che ho vissuto sono ancora vivi nella mia testa. Flash indelebili di momenti vissuti.

A questo punto mi fermo un attimo a riflettere come e in che modo sono cambiato.. In meglio? In peggio? Non lo so..

Lavoro da 4 anni e ho cambiato diversi ruoli. Attualmente ricopro un ruolo dove gestisco persone..Non fa per me,lo so.. me lo dice la testa, me lo dice il mio corpo con la psoriasi me lo dice anche il Cuore..

Il periodo purtroppo con il Covid è estremi delicato per cui forse non sono nelle condizioni di licenziarmi.

Cosa è cambiato da 4 anni?

Penso che a meno di avere qualche soldo in più da parte, non è cambiato nulla..

Continuo a non essere felice, a piangere a non trovare un senso a quello che faccio.. Questo mi basta per capire che i soldi non fanno la felicità,o almeno la mia, in questa fase della mia vita.

Preferisco non vedere persone, non comparire nelle foto, non andare alle feste,non uscire.. bensì rimanere in disparte e fare in modo di non dover essere al centro dell'attenzione...

Mi ritengo sempre fuori luogo, soprattutto a lavoro e in gruppo.. cerco di nascondermi..

Passo moltissime ore a lavoro ma semplicemente perché mi nascondo dalla vita esterna.. una palese scusa per non avere rapporti sociali..

I miei sono ancora qui ma il mio rapporto con loro non è il massimo.. per colpa mia ovviamente.. Me ne pentirò un giorno ma non riesco ad aprirmi...

In sintesi la mia vita non mi piace, ricordo momenti di felicità ormai molto lontani e a 31 anni penso che non sia accettabile...

Scriverò nuovamente qui?

Probabile...


lunedì 14 novembre 2016

Amici


Qual è la definizione di amico?! Giuro che non la riesco a trovare. Teoricamente dovrebbe essere uno stato d'animo, un sentimento o semplicemente un atteggiamento nei confronti di una persona. Non riesco a sbilanciarmi, a esprimermi a capire. Sembra che io sia amico di tutti ma in realtà non sono amico di nessuno. Ho questa maledetta sensazione che è parte del mio essere. Finte gioie con relative finte incazzatura. Mi sembra tutto finto. È normale? Succede ad altri?
Mi sento fuoriluogo spesso.



Spesso mi accorgo che ho difficoltà nel rimanere solo con una persona sola. Se c'è un'altra persona mi sento meglio, ancora di più se gli altri due sono già in confidenza tra di loro. Mi sembra di accordarmi sempre a qualcosa di già esistente ma non sapere dove appartenere. Ho difficoltà a fare la prima mossa per un rapporto, non so proprio come si fa. Forse perché non so bene cosa mi serve. Ho veramente bisogno di un rapporto di amicizia?!
Potrebbe essere che proprio perché lo cerco non riesco a coltivare nessuna amicizia.
Mi pesa, non mi sento mai padrone di me stesso. Non so come fare per stringere amicizie, forse condividere interessi ma di interessi ne ho pochi. Non riesco ad avere passioni. Sto perdendo tantissimo tempo!!

Spesso non riesco a capire quello che voglio e per questo ho la sensazione di ritrovarmi in balia delle onde. In balia delle persone. La paura mi fa evitare di incontrare persone che potrebbero ferirmi ma anche quelle che possono darmi gioie.

Mi trovo sempre in difficoltà nei rapporti interpersonali, ho problemi nell'alimentare la conversazione e tenerla viva. Porto la conversazione alla morte e all'estinzione più velocemente possibile, causando una mancanza di relazione.

lunedì 7 novembre 2016

Lavoro


Come immaginavo ho trascurato questo blog per diverso tempo e ora mi ritrovo a raccontare molte cose che sono successe. O forse provare a raccogliere, ricordarle e dargli un senso.
Provo ad organizzarmi parlando in questo post di lavoro.
Questo periodo è stato incentrato sulla ricerca del lavoro, se ripenso alla mia situazione nel periodo estivo posso dire di avere fatto dei passi in avanti.

Tutto è iniziato un giorno nel quale ho deciso di rimettermi in gioco per quanto riguarda il lavoro. Ho dato una messa a posto al CV e ho inviato. Inviato a destra e a sinistra con lo scopo di farmi richiamare, volevo essere visto.La direzione che ho preso è stata quella di trovare qualcosa che mi piacesse fare ora, qualcosa per cui mi sarei spostato. Cercare un lavoro motivante,per me non per altri.

Il primo colloquio me lo ricordo perfettamente, tramite agenzia interinale sono arrivato al colloquio in azienda. 3 ingegneri di fronte a me e io che per motivi aziendali non sapevo neanche di che azienda si trattasse prima di andarci.
Mi hanno spiegato quello che cercavano e mi hanno cominciato a fare domande in generale e tecniche.

Colloquio che mi è piaciuto molto,mi sentivo a mio agio ed è stato un colloquio di ragionamento, discussione e chiarimenti. Come se fosse un giorno di lavoro.
Il tutto è durato un'ora, successivamente mi hanno fatto vedere la produzione è addirittura una zona che loro chiamavano area 51. Ero contento e felice perché mi interessava molto. Io comunque cercavo di non far trapelare questa mia contentezza,rimanevo sempre un po' con i piedi per terra. Ho fatto capire che mi interessava ma allo stesso tempo mi sono contenuto.



Subito dopo,nel pomeriggio, l'agenzia interinale mi ha detto che il colloquio è andato bene e che mi hanno detto di stare tranquillo. Dopo un mese ho saputo che hanno preso un ragazzo più giovane perché era quello che cercavano. È stata una piccola delusione ma sono andato avanti.
Ho fatto altri colloqui in zona nei quali ogni volta miglioravo qualcosa, ma la cosa che ricordo è che li prendevo come test, come scogli da superare. Ho alternano figure di merda a buone impressioni, ansie clamorose di risposta a inadeguatezza. Ho provato di tutto. Non sapere se una domanda potesse essere fuori luogo o viceversa.
Insicurezza vera e propria. Sono andato avanti e ho fatto 4 colloqui qui in zona e due nel nord Italia.

Fortunatamente ho iniziato una selezione che è progredita. Ho fatto 4 incotrni tra Assesment, call e visita in plant e la cosa sembra sia andata in porto. A fine mese mi assumono con un indeterminato.

Sono contento ma tremendamente spaventato. Ho molta paura di sentirmi fuori luogo,essere incapace di gestire un rapporto interpersonale. L'ennesimo buco nell'acqua.

Ho un'ansia pazzesca anche solo per fare una chiamata, non voler disturbare non essere inopportuno...

Quello che voglio è appassionarmi a qualcosa. Cercare le motivazioni in qualcosa che mi sono guadagnato io, cercandolo e volendolo. L'eventuale fallimento sarebbe frustrante, ma fallimenti ora non sono ammessi. Voglio migliorarmi, voglio capirmi, voglio aver paura.


Questo è un riassunto striminzito di quello che è successo in questo periodo per quanto riguarda il lavoro. Ci sono MOLTE altre cose forse anche più importanti di ME che vorrei risolvere,su alcune mi sto rassegnando mentre su altre no.


venerdì 8 luglio 2016

Giudizio degli altri



Argomento questo....
Quante volte si sente dire:"ma che ti importa della gente"
Ma ancora peggio quante volte siamo noi stessi a dirlo ad una persona che conosciamo cercando di rincuorarla e farla tranquillizzare..
La paura di essere giudicati è micidiale...riflettendoci sono convinto che la mia ansia dipenda molto da questo aspetto...Paura di essere giudicati..
Ancora di più penso che questa paura dipenda dal fatto che io giudico a mia volta..è come se tutti quanti avessero la mia testa è giudicassero come faccio io..
Penso che per ogni scelta che io possa prendere su qualsiasi cosa, ci sarà sempre qualcuno che non sarà d'accordo..essendo non convinto delle mie scelte si instaura un sistema nel quale tutte le mie decisioni convergono sullo stallo,nel limbo,nessuna posizione..

Mi rendo conto che i miei istinti sono bloccati dal giudizio altri...quando penso di fare qualcosa subito si innescano tutte le possibili domande a cui dover rispondere che rimangono solo nella mia testa..domande che immediatamente mi fanno rinunciare a quello che volevo fare...

Forse una soluzione potrebbe essere riuscire a prendere consapevolezza del fatto che non stanno tutti con il dito puntato sul giudicarmi...oppure riuscire a cambiare modo di pensare...

Una volta provavo piacere nel vedere una ragazza o incontrare amici..ora invece mi salgono mille complessi che mi bloccano..
Forse il problema è il giudizio che do io a me stesso,che è veramente basso..

Pare brutto ma un giudizio di cui non me ne faccio nulla è quello dei miei genitori...
Il loro giudizio è un giudizio ragionato,come farei io quando do un giudizio...
Mi spiego meglio..aggiusto una cosa della macchina,oppure taglio il prato e mi sento dire ah bravo!! Grande!! Mentre se faccio qualche cazzata esempio compro il display del cellulare è lo rompo mentre lo monto mi dicono vabè succede...

Penso che hanno paura della mia situazione per cui non si sbilanciano e cercano di portarmi su elongiandomi per le cazzate... cosa che odio!
Ho 27 anni che cazzo faccio ancora come un vegetale..non ho bisogno di compassione...



Per quanto io possa dire che nn mi interessa il giudizio degli altri mento...è qualcosa radicata in me...un po' come la pianta crescendo ingloba un coltello infilzato nel suo tronco facendolo diventare parte di ..

Forse in realtà è proprio il giudizio dei miei che mi spaventa..forse è proprio il loro giudizio che mi preoccupa..il loro vero giudizio quello che sarà vero quando io prenderò delle decisioni per me,per la mia vita..

Non parlo più per non essere giudicato,ma nn serve parlare per essere giudicati...mi rendo conto di non trovarmi a mio agio nelle situazioni sociale,con amici o parenti...

Ho paura di amare o voler bene a qualcuno per non essere giudicato...avere ad esempio una ragazza porta a delle pressioni che non sono in grado di sopportare...

C'è da dire che nel momento in cui ero fuori casa ero molto più disinibito ma non stavo comunque bene...lo sentivo...ora ho anche messo qualche kg e sono bianco cadaverico...è ogni volta mi sento dire, ti sei ingrassato o quanto sei bianco...
Sparatevi...

Non a caso secondo me sono ossessionato dal sesso,o meglio dalla prestazione.
Per anni ho sofferto di eiaculazione precoce..che forse è un sintomo di questa estrema ansia del giudizio...essere approvato.. a cercare l'approvazione porta a non essere se stessi...si diventa quello che qualcuno vuole noi diventiamo per soddisfare i propri bisogni ...

Bella merda..